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Giornate storte
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Dr. Giacomo Pietrucci
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I consigli dello psicologo
Buongiorno Dottore, a volte ci sono giornate in cui le cose vanno storte ,anzi..vanno sempre più storte!! Sembra proprio che me ne succeda una dopo l’altra..a volte comincio a chiedermi se sono io che me le vado a cercare ….
Grazie per la sua testimonianza, che mi porta a parlare di un effetto che è ormai noto nella storia ,nelle dinamiche sociali e ovviamente in quelle psicologiche: l’effetto profezia che si auto avvera.
Cercherò di offrirle degli spunti che la facciano riflettere sul suo problema. Partirei col citare un pezzo del dialogo di film Matrix, lo ha visto?
(Dal film Matrix)
N- Lei è l’oracolo?
O- Azzeccato! Non sono proprio come te l’aspettavi, vero? Accomodati…e non ti
preoccupare per il vaso.
N- Quale vaso?
(Neo si volta per cercarlo, sfiora un vaso con un braccio e lo fa cadere a
terra rompendolo in mille pezzi)
O- Quel vaso!
N- Mi…mi dispiace…
O- Ti ho detto di non preoccuparti, lo farò riparare da uno dei miei bambini.
N- Ma come lo sapeva?
O- Oh… e scommetto che il prossimo pensiero che ti verrà in testa sarà: “L’avrei rotto ugualmente se non avesse detto nulla?”
“Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze”.
Questo è quello conosciuto come Teorema di Thomas, in onore del sociologo americano William Thomas, colui che lo ha enunciato. Sulla base di questo assunto, un altro sociologo americano, Robert K. Merton, nel 1948 introdusse nelle scienze sociali lo studio di un fenomeno che denominò “Profezia che si autorealizza”, definendola “una supposizione o profezia che,
per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento presunto, aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria veridicità” .Ovviamente questo fenomeno si osserva solo se a pronunciare la profezia è una fonte considerata autorevole e attendibile, a prescindere dal fatto che lo sia davvero. L’esempio più divertente è ciò che è avvenuto in California nel 1979 quando lo speaker di una radio divulgò per scherzo la notizia riguardo la imminente fine delle scorte di carta igienica; questa notizia spinse molte persone a comprare il prodotto che, nel giro di poco
tempo, scomparve dai banconi dei supermercati. Analogamente nelle relazioni sociali, se ci si aspetta che una persona sia fredda e scostante o socievole ed estroversa si tenderà ad assumere nell’interazione un atteggiamento che, con ogni probabilità, farà tendere la persona ad assumere tale modalità interattiva. Gli astrologi, i “maghi” e le persone che credono o fanno finta di essere chiaroveggenti, conoscono bene questo problema poiché, anche se l’indovino è un falso, le sue predizioni errate possono facilmente diventare profezie che si autorealizzano, che sono “corrette” non perché predicono correttamente il futuro, ma perché la loro enunciazione lo modifica.
Così se l’astrologo prevede che maggio sarà un duro mese per l’acquario, la persona che crede nell’oroscopo sicuramente si aspetterà questo e si comporterà “come se” la profezia sia corretta, cercherà dei segnali della sua veridicità e, ahìlei, chi cerca trova.
La stessa cosa vale per una previsione positiva, con il risultato che si svilupperà la credenza che la propria vita e il proprio destino siano effettivamente scritti nelle stelle, principio alla base dell’oroscopo.
Ma l’esempio più eclatante del fenomeno della profezia che si auto avvera si riscontra nelle patologie cliniche che funzionano attraverso credenze.
Il paranoico, per esempio, è la persona che pensa che gli altri ce l’abbiamo con lui, che lo stiano giudicando o rifiutando, pertanto si relaziona con le persone con aria di chi si difende o di chi è aggredito; le persone intorno a lui si irrigidiscono di conseguenza, turbate dal modo di fare inquietante dovuto alla sua particolare credenza; questo appare lampante al paranoico il quale, osservando l’irrigidimento degli altri, ha la conferma al suo sospetto, che si trasforma così in certezza.
Ha appena inventato una realtà sulla base di una credenza.
Ritornando a lei lettore, si, ha ragione, gli eventi negativi accadono ,spesso anche imprevedibilmente, ma noi possiamo complicarli o addirittura amplificarli così tanto da crearne di peggiori!!
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